una paradiso sospeso fra incanto e tradizione

 

 


Teulada e il suo territorio

Teulada si trova nella zona Sud-occidentale della Sardegna, Capo Teulada è la sua punta estrema, dista da Cagliari 70 Km e conta circa 4000 abitanti.

È uno dei comuni più grandi della Sardegna (24.559 Ha, 70 Km di costa) e pertanto nella sua vastità territoriale sono riscontrabili diversi ambienti: dalle zone boschive alle zone marine.

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Cenni storici

Il nome Teulada risale al latino "tegulae", dalla produzione locale di tegole di terracotta, praticata in questo primo insediamento di epoca romana.

Il territorio di Teulada fu anticamente abitato da popolazioni originarie, come testimoniato da diversi nuraghi e da altri resti archeologici rinvenuti all'interno della grotta di Monte Sa Cona, sfruttata dai pre-nuragici come luogo di sepoltura, che ha restituito frammenti di ceramica riferibili alla “cultura Bonnannaro”.
A partire dall'Età del Ferro, intorno ai secoli IX-VIII a.C., le coste sarde sono costellate di insediamenti fenici e, in seguito, punici: uno di questi era quello di Malfatano, di cui rimangono i ruderi di un "tophet" sull'isoletta di Tuerredda e quelli dell'ormai sommerso "Porto di Melqart"; inoltre, dietro la spiaggia di Piscinnì, è ancora visibile una cava punica.
La zona in seguito fu popolata dai Romani che nei pressi del mare, alle spalle del porto di Zafferano, vi costruirono “Tegula” una tappa importante nella strada commerciale che si snodava lungo la costa occidentale e che comprendeva Karalis (Cagliari), Nora (Pula), Bithia (Chia-Domus de Maria) e Sulci (Sant’Antioco). Il territorio fu occupato anche dai Bizantini, come testimonia la grande torre a pianta quadrata in località Sant'Isidoro.

Il centro che oggi si chiama Teulada e che nel corso della storia ha spesso cambiato nome, ha mutato molte volte anche sito.
Il centro di Tegula nel Medio Evo subì due ricostruzioni in posizione sempre più arretrata verso l'interno, in conseguenza della malaria e delle razzie saracene che, tra il XV e il XVII sec. si accentuarono sino a causare il completo abbandono del villaggio.
La sua ultima e definitiva ricostruzione risale all'epoca della dominazione spagnola, quando un decreto reale incoraggiò alcune famiglie provenienti dal Sulcis e da tutta l'isola a stabilirsi nei suoi pericolosi territori in cambio dell'annullamento dei loro debiti: incominciò a prendere vita un piccolo agglomerato a circa 7 Km dal mare che aumentando col tempo costituì il nuovo centro di Teulada; il feudo, dopo una serie di successioni, agli inizi del  '700 passò ai Sanjust che stabilirono qui la loro residenza sino alla completa estinzione del feudalesimo nel 1839.

In tutto questo periodo la storia del paese si svolge attorno ai suoi signori: furono edificate nel '600 le torri difensive costiere  (Torre del Budello, di Malfatano, di Piscinnì, di Porto Scudo), e in seguito la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna del Carmine, la scuola elementare e il ponte che unisce le due sponde del fiume “Rio Launaxi” (Rio Oleandro); nel 1720 inoltre, Giovanni Battista Sanjust e la moglie Maria Grazia Cathalan, fecero edificare la chiesetta di San Francesco d'Assisi, in forme tardo-gotiche, abbandonata dai frati Mercedari nel 1954.

Il resto é storia di oggi.

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Natura e Ambiente

La natura regna selvaggia su gran parte del territorio di Teulada, e la fauna in particolare è molto ricca e presenta una grande varietà di specie.
Sono presenti molti esemplari di Cervo Sardo, alcuni dei quali sono tenuti in una vasta area recintata all’interno della Foresta Demaniale de Is Cannoneris, al fine di facilitarne l’adattamento, assieme ad esemplari di Daino, specie in via d’estinzione. La macchia bassa e le foreste di Teulada sono inoltre l’habitat naturale del Cinghiale, che lascia spesso tracce evidenti del suo passaggio durante la ricerca di cibo.

Popolano la zona altri piccoli mammiferi, tra le quali volpi, donnole, lepri, gatti selvatici ecc., anche se le loro tracce sono meno evidenti. È frequente incontrare anche aquile reali, falchi pellegrini, gheppi, corvi, colombacci, beccacce e ghiandaie. La vegetazione è molto ricca, sia nelle foreste dell’entroterra, sia nelle zone costiere.
La particolare latitudine dell’area meridionale della Sardegna, le temperature elevate e la bassa altitudine condizionano notevolmente la struttura e la composizione della flora.

Nel territorio, precisamente nella parte montuosa, nei pressi della vetta più alta, P.ta Sebera (979 m.s.l.m.), dominano le foreste, che si collegano ad una catena di monti che rappresenta il patrimonio naturalistico del Parco del Sulcis, la sopravvivenza di tali foreste è stata spesso minacciata in passato da incendi, tagli frequenti, eccessivo sfruttamento dei pascoli e delle terre coltivate.

Nelle aree costiere, prevalgono le praterie alofite e le specie crassulente, intercalate da vegetazioni riparali acquatiche di cannuccia e sala, ma sono presenti anche le graminacee, le crocifere e gli eringi, specialmente dove il maestrale favorisce la formazione di dune. Le dune sono spesso ricoperte di cespugli di ginepri, olivastri, carrubi, silique caprine, lentischi ed euforbie.

A breve distanza dalle spiagge crescono il mirto, il corbezzolo, l’erica arborea e l’elce. Ad altitudini superiori la macchia diventa più fitta e rigogliosa ed a queste specie si aggiungono i viburni, la fillirea, il pungitopo, il biancospino e la ginestra. Ancora più in alto troviamo il leccio, l’orniello, il bagolaro, l’agrifoglio, la sughera e la roverella.
Nelle zone d’altura sopravive la Quercus coccifera, nota localmente con il nome di “ladiri mannu”.

Nella zona scarseggiano le conifere, ad eccezione delle tre specie di ginepri, di alcuni tassi, di pini d’Aleppo e di pini domestici, che sono salvaguardati dagli interventi del corpo forestale della regione Sardegna. Nelle zone fresche e lungo i corsi d’acqua si osservano formazioni di ontani neri, di salici e di pioppi, negli alvei dei fiumi prospera un tipo particolare di macchia primaria formato da oleandri e da tamerici; attorno a questi crescono le ginestre spinose, gli asparagi ed il rosmarino. La macchia sempreverde è costituita da cisti.

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Siti e monumenti da visitare

Vogliamo suggerirvi qualche sito e/o monumento che vale la pena visitare nel territorio di Teulada. Siti storico-archeologici: diversi nuraghi della zona, le cave puniche di Piscinnì ed i ruderi di un tophet fenicio sull’isoletta di Tuerredda. Siti storico-militari: torri difensive costiere (Budello, Piscinnì e Malfatano), la torre-fortezza bizantina di S’Isidoro. Siti storico-religiosi: Chiesetta campestre di S’Isidoro, Chiesa parrocchiale dedicata alla Vergine del Carmelo, Chiesetta di San Francesco. Siti naturalistico-ambientali: la costa e le zone interne. Di notevole interesse sono anche le Grotte is Zuddas, e le rovine della città punico-romana di Nora siti rispettivamente nei comuni di Santadi (15 Km) e Pula (35 Km).

Scopri perchè venire tutto l'anno...

 


Perchè venire tutto l'anno...

La Sardegna, è una delle zone del Mediterraneo in cui le tradizioni popolari risultano meno contaminate dai rapporti con l’esterno.
Le feste popolari sono lo scenario più tipico che la nostra terra offre, sia a chi la vive quotidianamente, sia a chi si trova di passaggio. In questo scenario, si sviluppano durante tutto l’anno diverse attività culturali, sociali e religiose di notevole interesse che almeno una volta nella vita andrebbero vissute.

Febbraio – Carnevale Teuladino – Lungo la via principale del paese sfilano carri allegorici, realizzati da gruppi di giovani del paese e provenienti da tutto il Sulcis. Balli, feste mascherate e zeppolate.

Aprile – Settimana Santa – Il giovedì santo è il giorno dedicato al rito della “lavanda dei piedi”, il venerdì è caratterizzato dalla cerimonia de “Su Srcavamentu” (deposizione del Cristo dalla Croce) e dalla via Crucis. La Mattina della domenica di Pasqua i riti della settimana si concludono con la processione de “S’Incontru”, (incontro tra il Cristo risorto e Maria).

Aprile – Passeggiata Ecologica – Passeggiata ecologica, organizzata dalla Pro Loco, con itinerario all’interno del territorio di Teulada.

Maggio – Settembre – Sagra di Sant’Isidoro Sant’Isidoro, patrono degli agricoltori viene accompagnato con la processione nella chiesa a lui dedicata e viene festeggiato con canti, balli e banchetti, a maggio per propiziare acqua, pascoli, raccolto e vino, e a Settembre per rendere grazie in proporzione alla felicità del raccolto.

Giugno – Festa di San Giovanni Battista – Festeggiamenti religiosi in onore del Santo, manifestazioni sportive, musicali e spettacoli folkloristici.

Luglio – Festa della B.V. del Carmine “Su Crammu” – Festeggiamenti religiosi in onore della patrona del paese con solenni celebrazioni religiose, manifestazioni musicali e spettacoli folkloristici. Agosto – Sagra del Pescatore Processione a mare per implorare lavoro e abbondanza di pescato, degustazione di pesce, musica, folklore e spettacoli.

Agosto – Settimana Teuladina – Spettacoli musicali, teatrali e folkloristici, esposizione e vendita dei prodotti dell’artigianato locale, manifestazioni sportive, sociali e culturali.

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